Il teleriscaldamento è una forma di riscaldamento a distanza e in quanto tale necessita di una rete di tubazioni sotterranee che garantiscano il trasporto di acqua calda e vapore, senza che vi siano eccessive dispersioni di prezioso calore lungo il tragitto dalla centrale alle singole unità abitative. Oltre ad un efficace impianto di condutture sotterranee, per evitare questa dispersione, è necessario considerare accuratamente l’area che si vuole riscaldare col teleriscaldamento: non troppo lontana dalla centrale stessa e che si definisca come vero e proprio distretto urbano, con edifici prossimi l’uno all’altro e non utenze isolate o sparse singolarmente sul territorio. Area ideale per essere teleriscaldata è quella di nuova edificazione, non necessita infatti di lavori di scavo e ripristino del manto stradale per posare le condutture sotterranee. Questa fase preliminare, denominata come individuazione dell’area teleriscaldabile, è seguita dall’analisi dell’utenza (tipologie edilizie, consumi e tipologie di riscaldamento già esistenti) e dalla stima della domanda di teleriscaldamento che porterà ad avere un’idea del totale dell’energia termica richiesta dall’area e della potenza massima richiesta dalle utenze particolari. Con questi dati si procede poi a stabilire le dimensioni e la localizzazione della centrale di teleriscaldamento, tenendo conto anche dell’impatto ambientale che questo andrà ad assumere, dell’ottimizzazione della distanza dalle utenze finali e dalle fonti di approvvigionamento (biomasse, geotermia e recupero di calore da attività industriali pre-esistenti).
teleriscaldamento in posa sotto il manto stradale
Infine si passa a definire il tracciato e il dimensionamento della rete di condutture e scambiatori di calore. La rete di tubazioni si distingue in rete primaria e secondaria, la prima consiste nella dorsale posata sul suolo pubblico sotto il manto stradale, mentre la seconda comprende gli allacciamenti alle singole utenze. La rete primaria deve essere correttamente dimensionata: stabilire il corretto diametro delle tubazioni è fondamentale per garantire il corretto funzionamento del sistema (velocità del fluido, riduzione della perdita di calore e prevenzione di rotture delle condotte) e per contenere le spese di realizzazione che aumentano con l’aumentare del diametro dei tubi. Nel progettare la rete primaria va tenuto in considerazione anche il futuro ampliamento del sistema di distribuzione e il tipo di vettore di calore che transiterà al suo interno: infatti, acqua surriscaldata e vapore richiedono un diametro delle tubazioni maggiore e un’attenzione particolare alle dilatazioni termiche di questi, rispetto all’acqua calda a temperatura di 80-90° C. Effettuate poi le previsioni di funzionamento, bilancio energetico e ambientale e bilancio finanziario ed economico, si procede alla realizzazione del sistema urbano di teleriscaldamento.