Teleriscaldamento, district heating, è un termine che indica non tanto l'impiego di una particolare forma di energia in una centrale, quanto un sistema completo di produzione e distribuzione di calore, che può essere generato sfruttando differenti fonti energetiche.

L'equivoco che può nascere è infatti quello di associare l'idea di teleriscaldamento ad un pariticolare metodo di produzione di calore, e da qui l'equazione sistema di teleriscaldamento uguale grande centrale di teleriscaldamento.

Gli impianti di teleriscaldamento non sono solo questo.

La centrale di cogenerazione, dove vengono prodotti calore ed energia elettrica, è solo un anello di un sistema che, per funzionare ed essere conveniente economicamente ed ecosostenibile, deve essere progettato e realizzato tenendo conto di variabili differenti.
teleriscaldamento, tubazioni e condotte di teleriscaldamento
La centrale di cogenerazione, in primo luogo, non è legata all'utilizzo di un'unica fonte di energia per la produzione di calore ed energia elettrica.

Attualmente in Italia il gas naturale è il combustibile fossile più utilizzato nelle centrali di teleriscaldamento, tuttavia vi sono altre fonti di energia da poter sfruttare per alimentare queste centrali: dall'incenerimento dei rifuti (sistema che attualmente genera perplessità nell'opinione pubblica, per via dei controlli sui filtri e dello smaltimento degli scarti prodotti da questo metodo) all'impiego di risorse presenti in maniera peculiare sul territorio (come la biomassa nelle regioni con grandi aree boschive).

La centrale stessa è quindi una realtà più complessa di quello che spesso appare all'immaginario comune e, per essere competitiva economicamente e rispettare le esigenze ambientali e ridurre gli sprechi di risorse naturali, deve essere pronta ad accogliere nuove forme di energia, basandosi sull'andamento di queste sui mercati internazionali e conducendo una politica attenta alla valorizzazione delle risorse locali già presnti sul territorio, riducendo al minimo l'impatto ambientale.

Essendo un sistema di distribuzione, un impianto di teleriscaldamento è parimenti tutta la rete di tubazioni e sottocentrali che corrono lungo l'area urbana che si intende teleriscaldare.

La progettazione e la realizzazione di questa rete di condotte sono due fasi importanti, infatti, l'individuazione di un'area urbana teleriscaldabilie è un momento delicato per evitare sprechi in denaro nella posa dei tubi e gravose perdite di calore del liquido che corre lungo le condotte.

Le tubazioni devono essere realizzate è posate da aziende competenti, che si curino di isolare le condotte in modo da evitare che la temperatura del fludio termovettore si abbassi lugo il tragitto dalla centrale all'utente finale.

Il lemma inglese stesso, distict heating, indica l'importanza che ha il fattore di localizzazione di un sistema di teleriscaldamento, infatti, l'area teleriscaldabilie deve essere preferibilmente un distretto urbano, cioè un'area ad alta denstà abitativa, dove le costruzioni sono realizzate in un contesto relativamente unitario.

Aree con edifici troppo isolati tra loro non sono infatti convenienti da teleriscaldare, poichè la rete di tubazioni si estenderebbe troppo e aumenterebbero gli sprechi di calore per l'accessiva distanza della centrale dagli utenti finali.

Si capisce così come teleriscaldamento sia un termine che getta luce su una realtà complessa ed eleaborata che non può essere oggetto di eccessive generalizzazioni e semplificazioni.

Se un sistema di teleriscaldamento viene progettato e ralizzato considerando attentamente tutte le sue componenti, le sue variabii e le sue peculiarità si riuscirà a riscaldare un'area urbana in modo intelligente, economicamente conveniente ed rispettoso dell'ambiente.