Diffusione del teleriscaldamento
Il teleriscaldamento è un sistema di riscaldamento collaudato e sfruttato
in Europa centro-settentrionale, in America del Nord e in Giappone;
inoltre è ampiamente diffuso anche in Cina e nei Paesi dell’Est. New
York fu il primo centro urbano teleriscaldato (1876) e nel 1893 il primo
impianto europeo venne realizzato ad Amburgo.
La città di Brescia, nel 1971, fu una tra le prime ad introdurre questo
servizio in Italia, attualmente Brescia,
Torino e Reggio Emilia sono i maggiori poli urbani italiani all’avanguardia
nel settore del teleriscaldamento. Le regioni italiane che usufruiscono
maggiormente di questa forma di riscaldamento sono quindi la Lombardia,
il Piemonte,
l’Emilia
Romagna, il Veneto
e l’Alto Adige (vista
la sua ampia disponibilità di biomassa per l’alimentazione delle centrali),
con le città di Brescia, Torino, Milano, Verona, Forlì, Mantova, Imola,
Cremona, Ferrara, Bologna, Lodi, Legnano e Brunico. I maggiori ostacoli
alla realizzazione di impianti e reti di teleriscaldamento sono legati
a questioni di natura finanziaria e di ricaduta ambientale. I costi
di realizzazione degli impianti sono infatti molto elevati, ma vengono
poi assorbiti nel corso dell’uso di questi, eliminando la logica individualistica
delle caldaiette singole. Per quel che riguarda le preoccupazioni di
carattere ambientale vanno rispettate delle normative che garantiscano
la non nocività degli impianti di teleriscaldamento nei confronti dell’ambiente,
ma anzi li portino ad essere meno impattanti sulla natura dei più tradizionali
sistemi di riscaldamento (le singole caldaie emettono nel complesso
maggiori emissioni di inquinanti di una centrale di teleriscaldamento
che alimenta un’intera città):